TELLARO
Tellaro (Teàe in dialetto spezzino) è la frazione più orientale del comune di Lerici, in provincia della Spezia. È stato recensito come uno dei borghi più belli d'Italia. Il paese è un piccolo borgo marinaro, arroccato su una scogliera che si affaccia sul Golfo della Spezia. Meta di molti artisti italiani e stranieri, vi ha trovato dimora nei lunghi anni della propria vecchiaia Mario Soldati. Tellaro, infine, è una delle borgate marinare che ogni anno partecipano al Palio del Golfo. Tra le feste paesane di particolare suggestione vi è il Natale Subacqueo che celebra la nascita del Gesù, la notte di Natale. Ogni anno infatti la statua del bambino emerge dalle acque trasportata da un gruppo di subacquei e depositata nella mangiatoia, in una cornice di oltre 8.000 lumini e festeggiato da fuochi d'artificio sul mare. Il patrono di Tellaro è San Giorgio, festeggiato il 23 aprile; al Santo soldato è dedicata l'antica chiesa (XVI secolo) sulla scogliera del borgo. Tradizionale è anche la Sagra del Polpo, che si svolge ogni anno la seconda domenica d'agosto, organizzata dall'Unione Sportiva attiva nel borgo ligure. Suggestive storie sono legate al borgo. Tra le più famose leggende è quella che racconta del salvataggio di Tellaro da un attacco notturno dei pirati saraceni provenienti dal nordafrica ad opera d'un polpo gigante che destò la popolazione suonando a martello le campane della chiesa di San Giorgio. Si legge inoltre nel Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale degli stati di S. M. il re di Sardegna di Goffredo Casalis: "Presso Barbazano vedesi Telaro, ove nel 1666 alli 19 di luglio si trovò Gallo d'Arenzano corsaro rinnegato, che vi si condusse con sei galere per farne schiava la popolazione; ma atterritosi al suono di una campana, frettolosamente se ne partì". D.H.Lawrence soggiornò a Lerici e a Tellaro nel 1913. Mario Soldati, nel racconto "Il Polipo e i Pirati", chiama gli abitanti di Tellaro col nome di Tellarini. Eugenio Montale descrive l'impressione della vista del paese di Tellaro durante un viaggio in treno in una poesia pubblicata nel 1980. Si tratta di sei versi liberi, in cui i puntini di sospensione, posti all'inizio e alla fine, accentuano l'impressione del frammento, di un'epifania fugace e misteriosa che possiede un fascino magnetico e presenta condensati quegli elementi (i limoni, l'enigma del mare, il silenzio) che caratterizzano tutta la poesia di Montale ispirata al paesaggio ligure.
Verso Tellaro
...cupole di fogliame da cui sprizza
una polifonia di limoni e di arance
e il velo evanescente di una spuma,
di una cipria di mare che nessun piede
d'uomo ha toccato o sembra, ma purtroppo
il treno accelera...